In via personale e come direttore artistico di Armonie d’Arte Festival, la cui XXII edizione abbiamo appena annunciato, desidero molto ringraziare il Maestro Toni Servillo per aver accettato il nostro invito ad essere “Raimondo” (Principe di Sansevero) nella produzione originale che inaugurerà il Festival quest’anno, e a cui di certo la sua arte saprà assegnare un valore artistico profondo e potente; e lo ringrazio anche per l’emozionante saluto che ci ha voluto regalare in occasione della conferenza stampa, e con parole che, benché in pochissimi minuti, ci hanno dato tutto il senso del suo amore per questo lavoro, della sua responsabilità verso nuove creazioni, e persino del sentire benevolo verso la terra calabrese.
E ringrazio anche, profondamente, Silvio Perrella che ha dato corpo concreto, in una straordinaria visione culturale e una commovente parola poetica, all’idea che gli avevo proposto di un lavoro sull’inquietante quanto affascinante figura di quell’intellettuale, scrittore, alchimista, illuminista antitradizionale, uomo visionario settecentesco che tutti ricordiamo per la sua impressionante Cappella con il Cristo velato a Napoli.
Così come ringrazio l’amico e compositore Vincenzo Palermo, che con la sua musica originale e scritta appositamente consentirà la forma del melologo, dell’operina lirica, quanto di più adatto allo spirito che anima la parola di Silvio Perrella.
Con Vincenzo ho condiviso e alimentato quest’idea da tempo, quella di realizzare qualcosa ispirata da Raimondo e dalla sua Lettera apologetica, quasi come simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione, capace di visione, tutti temi quanto mai contemporanei e coerenti al grave dibattito nazionale ed internazionale in corso.
Sarà certamente un’esperienza indimenticabile per tutti.