Luka Šulić
Compirà 30 anni il prossimo 25 agosto e da 25 suona il violoncello. Praticamente una vita dedicata alla musica. Luka Šulić è il più giovane dei 2Cellos e ha iniziato a suonare all’età di 5 anni, seguendo le orme del papà che, bello a sapersi per un Festival internazionale certamente, ma dall’anima mediterranea come Armonie d’Arte, ha origini siciliane, di Ragusa, ed era egli stesso violoncellista.
Stjepan Hauser
Stjepan Hauser, “l’anziano” dei due, invece, ne compirà 31 il prossimo 15 giugno, solo 12 giorni prima del loro attesissimo concerto che si annuncia strepitoso a Roccelletta di Borgia, nel Parco Archeologico di Scolacium il 27 giugno.
La loro è una vita di avanguardisti. Da piccoli per loro esisteva solo la musica classica, i loro idoli erano i grandi violoncellisti, come Rostropovich, forse il più grande violoncellista del secolo scorso, che suonò divinamente sotto le macerie del Muro di Berlino al suo crollo. E i loro compagni gli ridevano dietro quando disdegnavano la partita di pallone e gli preferivano le lezioni di musica. Le ore e ore trascorse a studiare da bambini sono oggi il segreto della loro perizia e dei loro virtuosismi senza fine.
Pensate che quando nel 2011 Sir Elton John li volle con sé sul palco a Londra in quello che era il lancio estivo del suo tour del momento, avevano appena rispettivamente 23 e 24 anni ma erano già esecutori acclamatissimi. Si racconta che Sir Elton li coccolava custodendoli come fossero due gioielli, preziosi come assi nella manica ad una partita di poker.
Luka Sulic e Stjepan Hauser, molto diversi fra loro, più riservato e schivo il primo, deciso e determinato il secondo. Da quando si sono conosciuti ad una master class in Croazia, freschi di accademia ma già fuori dalle righe del pentagramma, è iniziata la loro intesa e da allora le loro vite s’ incrociano perfettamente, come gli archetti sui loro violoncelli, passando dalla classica al rock con incredibile abilità e potente magnetismo.
A suggellare la loro unione, come spesso accade nelle vite di tutti noi, un momento di difficoltà: è il 2011, entrambi si trovano a Londra, hanno completato gli studi accademici, ma sono rimasti senza soldi e hanno già chiesto tutto il possibile alle loro famiglie. Diranno, poi: “Londra è una città troppo cara per due slavi di belle speranze”. Come uscire da questa stasi?
Smooth Criminal
Rottura di schema. Rottura forte, come simboleggia il bicchiere che cade frantumandosi in mille pezzi nel video ufficiale di Smooth Criminal, in cui i due violoncellisti si sfidano in un elegante salone adorno solo di poltrone in velluto rosso, graffiando un brano fra i più famosi del già mitico Michael Jackson.
Quel video, realizzato grazie all’aiuto di un amico regista è l’idea, improvvisa e controcorrente che aprì ai due musicisti classici la via per la fama mondiale che oggi li contraddistingue come “fenomeni musicali della rete”: totalizza tre milioni di contatti su YouTube in meno di due settimane. Un mese dopo i milioni sono quattro e da allora l’ascesa non si è mai fermata: oggi sono oltre 400 milioni le visualizzazioni e ancora l’effetto di Smooth criminal nei fans e ancor di più in chi non ha mai ascoltato, nè visto i 2Cellos è dirompente.