27 agosto ore 22.00
PARCO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SCOLACIUM
SEZIONE PRINCIPALE “Lungo le Rotte”
CORPUS ANIMA
ALESSANDRA FERRI
Federico Bonelli
Jordan James Bridge
James Pett
Giacomo Rovero
e
ALESSANDRO QUARTA 5et
Produzione originale di Armonie d’Arte Festival
Alessandra Ferri, nella sua modernità cosmopolita, è erede d’elezione, nel solco di una grande storia, della figura della ballerina italiana, ambita nel mondo. Il suo modo di esprimersi è un messaggio di intensità e di forza unico in una sintonia mirabile tra corpo, musica, emozione. La sua carica drammatica, in ogni ruolo interpretato, ha sempre corrisposto anche a un’autentica prova attoriale. Talento conclamato dall’adolescenza, baby ballerina migrata dalla Scala al Royal Ballet londinese all’American Ballet Theatre, su invito di Mikhail Baryshnikov, non è riuscita a lasciare il palcoscenico, a mettere un punto alla sua carriera folgorante e, dopo aver detto addio alle scarpette, è tornata con entusiasmo rinnovato a sedurre le platee nella sua maturità appassionata, affidandosi a coreografi top class, e restando a tutt’oggi una eterna, toccante Giulietta, per sempre.
Per Armonie d’Arte Festival Alessandra Ferri ha ideato una produzione speciale, con titoli e danzatori di habitat inglese e con musicisti italiani, in esclusiva e celebrando felicemente un’estate di ripresa teatrale attesissima, con un partner di alta classe come il connazionale Federico Bonelli, nato a Genova nel 1978, cresciuto al Teatro Nuovo di Torino sotto l’ala delle maestre cubane, vincitore del Prix de Lausanne, solista all’Opernhaus Zürich, primo ballerino a Het Nationale Ballet di Amsterdam, oggi principal del Royal Ballet e guest alla Scala, all’Opéra de Paris, in Russia e in Giappone, bruno ed elegante danseur noble impegnato anche in un solo, e con tre giovani artisti classico-contemporanei, l’italiano Giacomo Rovero, 22enne padovano, vincitore del Grand Prix di New York e ora al Royal Ballet, e James Pett e Jordan James Bridge dalla compagnia di Wayne McGregor, artista innovativo e poliedrico, in termini formali o narrativi, sia con i ballerini accademici, come coreografo residente al Royal Ballet, sia con i danzatori contemporanei del suo Studio.
Da “After the Rain” di Crishopher Wheeldon, già coreografo residente al New York City ballet, a “Le Parc” di Angelin Preljocaj, il più valente coreografo contemporaneo francese, passando per “Senza tempo” di Fang-Yi Sheu, taiwanese, già danzatrice di spicco nella Martha Graham Dance Company, Alessandra Ferri brilla di tutto il suo peculiare talento.
Lo spettacolo “Corpus Anima”, accompagnato da il quintetto guidato dal primo violino Alessandor Quarta, è su misura per Skylletium/Scolacium, immersa nelle suggestioni che un luogo tanto evocativo emana e proietta intorno a sé, è uno spazio di creatività fluida e generosa, grazie al potere del corpo danzante e al fascino della musica, che sorregge e dà respiro ai generosi artisti in scena.
photo di Alessandra Ferri © Andrei Uspenskj