7 Agosto ore 22:00
Grangia di Sant’Anna Montauro (CZ)
APPRODI
8MM DI STORIE SONORE
per pianoforte, archi e voce recitante
ICO – ORCHESTRA SINFONICA BRUTIA
dirige Francesco Perri
voce Francesca Maria Olia
pianoforte Francesco Perri
trascrizione e arrangiamento orchestrale di Francesco Perri
testi a cura di Chiara Giordano
Coproduzione Armonie d’Arte Festival e Orchestra Sinfonica Brutia
La colonna sonora del neorealismo italiano è stata molto importante per lo sviluppo del cinema italiano. Dall’avvento del sonoro, le industrie delle immagini e dei suoni sono state gemelle. Il cinema si potenziava attraverso la radio e i dischi, e viceversa. Le colonne sonore, i leitmotiv e le canzoni associate ai film erano parte della potenza del cinema. Ma il disco diventava anche un modo per proiettarsi nella propria testa ascoltandolo. In Italia, chi ha più di 40 anni ricorda collane come la Cinematre della RCA, oppure i dischi di case specializzate come la Cam e la Cinevox.
Autori come Carlo Rustichelli, Riz Ortolani, Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Manuel de Sica, Armando Trovajoli hanno rappresentato un importante momento relativo ad una concezione ed alla creazione di un suono riconoscibile come italiano.
Temi musicali che partono da una spiccata concezione della melodia, da una particolare gestione dell’armonia, dalla canzone da camera italiana e dall’opera lirica per approdare ad un modo di commentare le immagini in maniera originale e se vogliamo artigianale rispetto alle major americane.
8mm di Storie sonore è un concerto dedicato alla valorizzazione della musica da film italiana degli anni 50 ’60 e ’70, gli anni della dolce vita romana, anni in cui il cinema e la musica insieme hanno determinato un filone tutto originale così da entrare nella storia del cinema.
Una colonna sonora che a distanza di diversi decenni, mantiene ancora inalterate le sue caratteristiche di riconoscibilità, di emozione e grande piacevolezza.
Come non ricordare la serenata di Divorzio all’Italiana, oppure anonimo veneziano di Stelvio Cipriani, per non parlare di Mondo Cane di Ortolani o ancora la colonna sonora del Giardino dei Finzi Contini senza trascurare la famosissima la luna è banca del compositore cosentino Osvaldo Minervini nel film il Lupo della Sila con Amedeo Nazzari e Vittorio Gassman (1949).
Alla fine anche un piccolo omaggio a Ruiky Sakamoto recente scomparso, grande compositore dei film di Bernardo Bertolucci come The nel deserto e l’Ultimo Imperatore.
La bellezza è essere riusciti a recuperare quegli spartiti alcuni dei quali oramai non più vendibili, e aver realizzato un lavoro di trascrizione e di arrangiamento orchestrale di Francesco Perri su vinili e su registrazioni direttamente dai film.
Il concerto si sviluppa su diversi filoni: drammatico, ironico, romantico ma “all’italiana”.
L’organico è per pianoforte ed archi con l’incursione di una voce recitante.
In alcuni punti di snodo predefiniti, brevi narrazioni della trama dei film, opportunamente elaborate dal direttore artistico Chiara Giordano che ha già all’attivo numerose esperienze di scrittura e regia di teatro musicale e d’opera.
ARMONIE D’ARTE FESTIVAL macrotema permanente: Nuove rotte mediterranee
Declinazione annuale – 2023: APPRODI.
Per questo spettacolo:
Abbiamo vissuto la musica da film come un grande approdo che la musica ha compiuto, dallimmaterialità del suono assoluto all’intersezione con la materialità semantica dell’immagine. Eppure, poi, di nuovo quella musica rivendica la sua autonomia. E’ un tema dibattuto. Culturalmente e artisticamente intrigante.
Chiara Giordano