16 settembre ore 22.00
Teatro comunale – Catanzaro
MARTE
regia MARCOS MORAU
Coreografia Marcos Morau in collaborazione con I danzatori
SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET
Lorenzo Capozzi, Anita Bonavida, Martian Staltari,
Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele,
Mateo Mirdita, Miriam Raffone, Alessandro Piergentili
Assistente alla Coreografia Lorena Nogal Navarro
Disegno Luci Marco Policastro
Costumi Anna Coluccia
Musiche AAVV
Nonostante i suoi 37 anni, Marcos Morau pensa a tutto ciò che ha lasciato e a tutto ciò che non potrà mai più essere. Oggi ricorda il momento in cui tutto era possibile, quel momento in cui la realizzazione e il fallimento sono raggiunti in tutto il loro splendore e tutto è vissuto come se il mondo si scontrasse domani.
Marte oltre al Dio della guerra, lo è della passione, della sessualità, della perfezione e della bellezza e dà titolo al nuovo lavoro dell’autore con sede a Barcellona per Spellbound Contemporary Ballet.
Marte rappresenta quel pianeta vuoto e ostile che attende di essere colonizzato da un gruppo di giovani. in una sorta di celebrazione nell’Europa del XXI secolo, con tutta la forza della sua gioventù e del suo desiderio come forza motrice. Un luogo dove nessuno vuole essere lasciato indietro e il futuro è visto come un labirinto confuso, pieno di rassegnazioni, delusioni e nuovi conflitti, e dove l’unica guerra che si combatte è quella che li mette di fronte a un mondo che avanza così velocemente da non poter continuare.
Piacere, desiderio e tensione sono gli elementi centrali di questo progetto. Un conflitto tra l’individuo e la collettività, tra il presente e un futuro incerto, tra la materia organica e la tecnologia, dove si rivela una nuova concezione della forma astratta.
Armonie d’Arte Festival – Nuove Rotte mediterranee
Connessione dello spettacolo alla declinazione 2022 del macro tema del Festival (nuove rotte mediterranee): TRANSITI
Qui il transito non basta, qui è il limite del transito, a meno che non sia veramente totale, epocale, dalla “Terra a Marte” appunto! Ma, anche in questo caso, come su un pianeta vuoto e ostile per struttura, la “forza motrice” giovanile dovrà essere capace di contenere la velocità con cui si sta muovendo il futuro, e mantenere l’equilibrio tra materialità e astrattezza, umanità e tecnologia, e così via.
Dunque “il transito” si carica di una responsabilità profondissima, dirimente, realmente infinita.
il direttore artistico – Chiara Giordano
a seguire dopo un brevissimo intervallo THE REAL YOU