Pat Metheny
Sabato 21 luglio ore 22.00
an evening with
Pat Metheny
Pat Metheny chitarre
Antonio Sanchez batteria e percussioni
Gwilym Simcock pianoforte
Linda May Han Oh contrabbasso
Un’icona della chitarra come Pat Metheny ci ha talmente abituati a una inesauribile creatività e a progetti talvolta davvero fuori dagli schemi (come il recente Orchestrion, che lo vedeva esibirsi in solitudine ma circondato da un colossale marchingegno di strumenti musicali dei più vari attivati con particolare perizia in solitario) che quasi ci si dimentica della pur (stratosferica) normalità. Quella del quartetto completato dalla classica ritmica piano-basso-batteria per esempio, il format per antonomasia, che lo riporta in Calabria a otto anni di distanza dalla suo trionfale debutto avvenuto sempre a Scolacium. Il quartetto vedrà Metheny affiancato dal pianista britannico Gwilym Simcock, la contrabbassista australiana (ma nata in Malesia da genitori cinesi) Linda Oh ed Antonio Sanchez, uno dei batteristi simbolo del jazz odierno e beniamino del pubblico, in una dimensione che lo ha riportato così prepotentemente alla ribalta. Insieme giocheranno la carta della formula aperta: classici del suo repertorio, nuovi brani, pezzi composti anche nel lontano passato ma mai eseguiti prima. Insomma, la scaletta si preannuncia come una confezione a sorpresa che aspetta solo di essere scartata e goduta. Chitarrista dei record (nel suo palmarès ci sono una ventina di Grammy Awards, un’incalcolabile serie di premi come ‘migliore della classe’, sino all’inclusione nella Hall of Fame di DownBeat), Pat Metheny, invidabile classe 1954, ha saputo costruire e mantenere nel tempo un rapporto unico col pubblico. L’ormai più che quarantennale carriera del chitarrista del Missouri è un percorso delle meraviglie:dai fondamentali successi dei suoi esordi discografici nella seconda metà degli anni Settanta (su ECM), che lo trasformarono immediatamente in una star di prima grandezza, ai grandi partners dei quali si è circondato negli anni a seguire fra i quali non si possono non citare Michael Brecker, Charlie Haden, Billy Higgins, Ornette Coleman, Herbie Hancock, Joshua Redman e Brad Mehldau. Altrettanti fuoriclasse.
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