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TOSCA

venerdì 23 agosto ore 22.00
PARCO ARCHEOLOGICO SCOLACIUM  – Borgia (CZ)

SEZIONE “NON SOLO SPETTACOLO”
Temi e personaggi che raccontano il disagio, di ieri come di oggi. 


TOSCA
opera in tre atti di Giacomo Puccini
libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.

Tosca                  Dimitra Theodossiou
Mario                  Anile Francesco
Scarpia               Caruso Giovanni Carmelo
Angelotti            Pietro Naviglio
Sagrestano        Antonio Fratto
Spoletta             Giuseppe Maiorano
Sciarrone           Zuccarino  Gianfranco
Pastorello          Mariarosa Sansone
Carceriere         Massimo Rizzi

Coro Cilea di Reggio Calabria diretto da Bruno Tirotta
Coro di voci bianche Kiwanis diretto  da Alexandra Rudakova

Corpo di Ballo Createdanza
Coreografie Filippo Stabile

Orchestra in Residenza 

Direttore
LEONARDO QUADRINI 

Regia
MARCO GANDINI 

Costumi Carlo Poggioli
Assistete alle scene e costumi Nino Galea

Installazione scenica Tommaso Fraschini
Lighting designer Virginio Levrio

Maestro di Palcoscenico Antonio Fratto
Maestro collaboratore Domenico Camera, De Cicco
Maestro sostituto Marco Codamo

Assistente alla regia Daniele Piscopo
Assistenti di allestimento e organizzazione Alberto Micelotta, Anna Macrì
Responsabile di Produzione Emi Bianchi

Service di Remo Florio
Strutture Alessandro Guaglianone

Produzione di Armonie d’Arte Festival

Una produzione specificatamente pensata per il Parco Scolacium che diventa un grande laboratorio di ricerca registica e produttiva dove grandi artisti, esperte professionalità, giovani talenti e risorse del territorio si confrontano e lavorano insieme con una proficua osmosi di spirito, competenza, visioni.

Ci dice il regista Marco Gandini: “concepito come installazione artistica sul  palcoscenico, suddiviso in tre isole distinte per una azione scenica, visiva e di art action, diversa per ciascuno dei tre atti di Tosca, l’allestimento è pensato in modo che comprenda la pittura, la scultura e la luce:  un percorso di disintegrazione del tempo e luogo della felicità nel primo atto; l’azione corruttiva e disgregativa nel secondo atto che conduce al terzo, quale nuovo tempo e nuovo spazio, quello psichico e illusorio di Tosca, emblema di tutte le donne. Un conflitto drammatico quanto universale tra realtà e speranza.

La rappresentazione della molestia, della tortura e della centralità della figura femminile in un mondo di uomini è d’altronde un tema intramontato, dolorosamente presente anche nel nostro tempo e in tutti i contesti sociali.

La preghiera, che inarca tutta l’opera, e poi il sacrificio-suicidio, sono infine legati a quel senso oscuro ma anche liberatorio di fuga al cielo, caduta dell’angelo, che forse, ancora troppo spesso, è vista come alternativa al desiderio, pur potente, di vita.”

 

 

 

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