martedì 6 agosto ore 22.00

Parco archeologico nazionale di Scolacium
Borgia (CZ)


SEZIONE NUOVE ROTTE E PERMANENZE

AUTOBIOGRAPHY
Concept e direzione
WAYNE MCGREGOR
Company Wayne McGregor

Coreografie Wayne Mcgregor e i danzatori
Music Jlin
Set Design and Projection Ben Cullen Williams
Lighting Design Lucy Carter
Costume Design Aitor Throup
Dramaturg Uzma Hameed
Autobiography Algorithm Nick Rothwell

Produced by Studio Wayne McGregor.
Co-produced by Sadler’s Wells, London, UK; Les Théâtres de la Ville de Luxembourg;
Edinburgh International Festival, UK; Festspielhaus St Pölten, Austria; Carolina Performing Arts
at The University of North Carolina at Chapel Hill, USA; Movimentos Festwochen der Autostadt in Wolfsburg, Germany.
Co-commissioned by West Kowloon Cultural District, Hong Kong; Festival Diaghilev. P.S., St Petersburg, Russia; Centro Cultural Vila Flor, Guimarães, Portugal; Seattle Theatre Group, USA
(music); Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance, London, UK.
Supported by The Monument Trust, in partnership with Wellcome Genomics Campus, Wellcome
Sanger Institute and the European Bioinformatics Institute.

UNICO SPETTACOLO IN ITALIA

Un’opera acuta di un coreografo tra i più ispirati e riconosciuti della scena internazionale, che pensa al “corpo come archivio”, dove la danza è ritratto ispirato e determinato dal sequenziamento del proprio codice genetico, e diventa stratificazione di impronte coreografiche su memorie personali in dialogo con un algoritmo appositamente creato che dirotta i dati del DNA di McGregor. Autobiografia ribalta la natura tradizionale del fare danza mentre l’intelligenza artificiale e l’istinto convergono nella paternità creativa.
Un lavoro che ribalta la natura tradizionale del fare danza; qui intelligenza artificiale e istinto convergono nell’autorialità creativa.
Nelle ultime iterazioni del lavoro, AISOMA – un nuovo strumento di intelligenza artificiale sviluppato con Google Arts and Culture utilizzando l’apprendimento automatico formato su centinaia di ore dell’archivio coreografico di McGregor – sovrascrive le configurazioni del suo stato iniziale per presentare nuove opzioni di movimento agli artisti, iniettando contenuti sconosciuti e spesso sorprendenti nell’ecosistema coreografico. La vita, che si scrive di nuovo.

Qui il gioco tra nuove rotte ( non mediterranee ma del pensiero globale ) e permanenze è quanto mai stretto: corpo contemporaneo e codice genetico a comporre un gesto che è nuovo e “antico nel contempo, e dove la contemporaneità si alimenta di eredità, in un dialogo visionario e materico insieme.

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